Chirurgia dell’anima: Il ruolo della chirurgia plastica per i pazienti oncologici
Dates: 17 gennaio 2025
Location: Nichelino (TO), Italy
La chirurgia plastica e ricostruttiva rappresenta una straordinaria opportunità di cura, soprattutto per coloro che affrontano il cancro e devono confrontarsi con i segni visibili e invisibili della malattia e delle sue cure.
Comunemente associata a interventi estetici come il rimodellamento del naso o l’eliminazione delle rughe, la chirurgia plastica ha un’origine e una funzione molto più ampia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, è emersa come disciplina essenziale per ridurre l’impatto delle mutilazioni di guerra, aiutando le persone a ritrovare la serenità nel rapporto con il proprio corpo e con gli altri.
Lo stesso vale per i pazienti oncologici, in particolare per coloro che subiscono operazioni invasive come la mastectomia o l’asportazione di tumori pelvici. Queste procedure possono lasciare segni profondi, non solo fisici, ma anche emotivi e psicologici, influenzando la percezione di sé e il rapporto con il mondo esterno.
La chirurgia plastica non si limita a “riparare” le tracce della malattia; essa diventa un alleato nella lotta contro il senso di mutilazione, la depressione e la paura. Ricostruire una parte del corpo significa, per molti, ricostruire una parte di sé:
• Femminilità e identità: Nel caso del cancro al seno, per esempio, la mastectomia non toglie solo un organo, ma mette in discussione l’identità e la femminilità stessa. La chirurgia ricostruttiva permette di risanare questa frattura, offrendo un supporto che va oltre l’aspetto estetico.
-Relazioni sociali e affettive: Ridurre l’impatto visivo della malattia aiuta a riavvicinarsi agli altri, a vivere con meno paura le relazioni sociali, familiari e intime.
La salute non è solo assenza di malattia, ma una condizione di completo benessere fisico, psicologico e sociale. La chirurgia plastica, in questo contesto, svolge un ruolo cruciale:
• Migliora l’accettazione di sé, fondamentale per il benessere psicologico.
• Favorisce il reinserimento nella vita sociale, riducendo l’isolamento.
• Aiuta a ristabilire l’equilibrio personale e a ritrovare fiducia nelle relazioni intime.
In definitiva, la chirurgia plastica per i pazienti oncologici non è solo una questione estetica: è uno strumento di cura integrata, che combatte non solo i segni visibili della malattia, ma anche quelli invisibili che incidono sull’anima.
Additional information
Data
Venerdì 17 gennaio 2025
Sede
Il Ranch delle donne, Via E. Torricelli 136 – 10042 Nichelino (To)
Programma
17.45 Saluto delle Autorità introduzione
18.00 Introduzione – Elisa Picardo
18.10 Chirurgia dell’Anima: il Ruolo della Chirurgia Plastica per i Pazienti Oncologici – Luca Spaziante
L’esperto risponde alle domande del pubblico
18.30 Apericena
Conducono
Dott. Luca Spaziante – Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica, Torino
Il Dottor Luca Spaziante è un chirurgo specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica. Nel suo “modus operandi” arte e medicina rappresentano una sorta di laboratorio della sanità, della precisione, dell’eleganza, dell’esclusività, del miglioramento dell’essere fisico e mentale, ma anche di profonda etica, dove la sofferenza causata dalla malattia trova culla di conforto oltre che di salvezza e dove la volontà dell’apparire più giovani e più belli diviene anche parte integrante di un desiderio spontaneo e mai involgarito dalle mode, le più distorte dall’inettitudine e dalla mancata serietà. Si identifica come protagonista eclettico di un approccio emotivo assolutamente significativo con i suoi pazienti, perché le sue qualità artistiche, filosofiche, creative, etiche e morali, lo promuovono come vero e proprio conoscitore della forma e della plasmazione ad essa più confacente.
Dott.ssa Elisa Picardo – Specialista in Ginecologia e Ostetricia, Torino | Presidente ACTO Piemonte
Migliorare la qualità di vita significa curare non solo la malattia ma anche la persona per garantirle un benessere psicofisico lungo tutto il percorso della malattia e il dopo! Curare la persona significa farsi carico di tutti quei bisogni motori, nutrizionali, estetici, psicologici, relazionali, sociali, affettivi e familiari che fanno parte della persona ma che non trovano risposta nelle terapie tradizionali. Eppure sono bisogni che, quando vengono soddisfatti, incidono molto positivamente sull’efficacia delle cure tradizionali e quindi sulla aspettativa di vita. Il nucleo del nostro impegno è il progetto “Curare Oltre le Cure” focalizzando l’attenzione sull’oncologia integrata che comprende una gamma di approcci complementari che vanno oltre le cure standard. Quando abbiamo creato la nostra fattoria sociale abbiamo deciso che dovesse rappresentare il luogo ideale in cui poter fare tutto ciò. Abbiamo per questo creato una vasta offerta di terapie integrate per poter abbracciare tutte le nostre donne speciali. Il nostro desiderio non si ferma ad aiutare chi sta affrontando il percorso oncologico, ma di far sì che le donne sane lo restino per tutta la vita.
Il Ranch è di per sé un contesto che evoca immagini legate alla natura, alla bellezza di spazi verdi, dove gli animali vivono seguendo il ritmo naturale dell’esistenza. E’ un luogo che regala sensazioni di benessere, tranquillità e richiama il pensiero all’impegno, alla fatica fisica che il lavoratore è chiamato ad esercitare per mantenere l’equilibrio dell’ambiente di cui si prende cura. Una fatica che viene ripagata grazie a grandi soddisfazioni che un contesto come questo può regalare. Le pazienti oncologiche vivono una grande fatica sottoponendosi a cure come la chemioterapia e interventi chirurgici e dedicarsi a loro tramite l’oncologia integrata in un contesto naturale pensiamo possa essere il loro modo per ricaricarsi. La fattoria è a tutti gli effetti un luogo dove all’impegno, alla dedizione e alla cura seguono naturalmente restituzioni visibili e concrete, basti pensare al germogliare di una pianta i cui semi sono stati interrati poco tempo prima. Se a questo immaginario aggiungiamo poi l’aggettivo “sociale”, ecco che questo contesto assume un ulteriore significato appropriandosi di una duplice valenza: i volontari che con le loro risate riempiono il ranch di suoni armoniosi ed energia vitale. IL RANCH DELLE DONNE… un nome pensato e ripensato e sicuri di non aver sbagliato!
Sponsor&partner
Si ringraziano gli “Alleati” di ACTO Piemonte
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