Eventi 2024
L’altro Giacomo

L’altro Giacomo

Dates: 14 dicembre 2024
Location: Nichelino (TO), Italy

Uno spettacolo di Renato Raimo (instagram: @renatoraimo_officialpage)

L’evento natalizio, organizzato da ACTO Piemonte – Alleanza contro il Tumore Ovarico e i Tumori Ginecologici in collaborazione con AOU Città della Salute e della Scienza di Torino e il Comune di Nichelino, si terrà il 14 dicembre 2024 presso il Teatro Superga di Nichelino.

Lo spettacolo “L’altro Giacomo” è a cura di Renato Raimo, noto attore Italiano.
Il progetto artistico “L’altro Giacomo” celebra il 100° anniversario dalla morte del grande Maestro Giacomo Puccini.

Il ricavato della raccolta fondi verrà utilizzato per l’acquisto di un sistema di riabilitazione pelvica dotato di un’unità portatile per l’Ospedale Sant’Anna.

Additional information

Data

Sabato, 14 dicembre 2024

Sede

Teatro Superga
Nichelino (TO)

BIGLIETTI

Biglietto : Euro 28,00 a persona (donazione liberale a favore di ACTO PIEMONTE)
E’ obbligatoria la prenotazione entro il 10 dicembre 2024


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L’altro Giacomo

Irriverente, impenitente e imperituro.
Venerato, odiato, spiato, inseguito.

L’uomo.

L’idea di Renato Raimo, attore, regista e autore, di portare in scena “L’altro Giacomo”, l’uomo, il privato del maestro Puccini, che solitamente rivive attraverso le sue opere e le arie, ancora oggi capaci di suscitare emozioni uniche e inconfondibili, incontra l’attenta ricerca documentale sapientemente elaborata per mano di Adolfo Lippi, giornalista, scrittore, firma de Il Tirreno e regista Rai, nel suo racconto “…Oh! Dolci baci, o languide carezze”.

Come quando il pennello si posa sulla tela, l’idea si concretizza nella realtà dei suoi tratti e dei suoi colori.

Il progetto artistico di Raimo pone i riflettori su “semplicemente” Giacomo: i suoi pregi e i suoi difetti, i suoi valori più o meno condivisibili e le sue passioni. L’intento è quello di pennellarne un ritratto vivido, appassionante e originale, un acquarello che racconti al pubblico “L’altro Giacomo”, mostrando tutte le sfumature dell’uomo innamorato della vita, profondamente legato al suo territorio, la Versilia, luogo da dove tutto partiva e a cui tutto faceva ritorno.

Vedremo il Giacomo più intimo, senza cravatta e cappello, con il suo baffo e il sigaro acceso, lasciarsi andare a confidenze e confessioni sui suoi incanti e disincanti, libero da inibizioni, con quel guizzo ironico di cui è intriso il suo DNA toscano.

Giacomo racconta e si racconta impudentemente.


 

N O T E  D I  R E G I A

L ‘ a l t r o  G i a c o m o

 

Questo intimo viaggio ci conduce per le vie di Lucca, dove poco più che maggiorenne scova “un’incantevole preda”, Elvira, colei che diventerà compagna e moglie fedele di una vita, e che suo malgrado dovrà condividerlo con altri amori travolgenti di cui Giacomo rivela particolari piccanti, come la minorenne viaggiatrice Corinna, che con lui “poteva osare l’inosabile”, o la baronessa Josephine, capace di commuoversi non appena l’orchestrina del Caffè Margherita attacca un’aria di Bohème nella calda estate viareggina, e infine Rose, cantante austriaca, interprete di Suor Angelica, con la quale intrattenne un fitto rapporto epistolare in codice, nel vano tentativo di sottacerlo ad Elvira.

L’incantevole produzione artistica di Puccini, intrisa del suo essere “uomo di passioni”, viene proposta a tratti nelle arie più celebri e struggenti, che Giacomo rivive con il suo pubblico mentre riordina le idee, apparentemente scompigliate come le chiome delle sue dame dopo aver tolto loro il cappellino.

Dal pianoforte al fucile, Renato Raimo porta in scena l’animo irrequieto del Giacomo, genio lucchese amante della caccia in ogni sua declinazione, senza giudizio né collocazione di merito, ma con l’umile ambizione di rendere omaggio alle sue granitiche fragilità e forti debolezze.


 

DIREZIONE MUSICALE M° CARLO BERNINI

L ‘ a l t r o  G i a c o m o

 

Puccini è sicuramente sinonimo di arte creativa, di un teatro creato per il pubblico e di emozioni che hanno un ampio ventaglio di espressioni e manifestazioni personali che vanno dritte alla pancia e al cuore.

Da sempre il Puccini più consueto è quello che troviamo andando a vedere la Bohème, la Tosca, la Madame Butterfly o Turandot, ma difficilmente ci è data l’occasione di “incontrare” lui, il Maestro, nelle sue vesti di uomo ancor prima che Maestro, l’altro Giacomo.

L’avvicinarsi del centenario della morte del grande compositore vedrà esaltare la sua musica in celebrative occasioni, ma il progetto artistico di Raimo, “L’altro Giacomo”, per il suo contenuto rappresenta a mio avviso e a quello della critica uno spettacolo veramente originale, dove scopriamo l’uomo con le sue fragilità, le passioni, le sue verità nascoste e perché no le sue debolezze. Un viaggio nel vissuto passionale delle sue donne, le muse ispiratrici della sua memorabile produzione musicale.

In questa descrizione autentica dell’uomo ne viene esaltata la cornice musicale del compositore. Filologicamente la mia direzione musicale ha cercato di riproporre i riferimenti alla sua grande produzione e di richiamare elementi che vanno a sposare perfettamente il contesto in cui scorre la storia dell’uomo, per dar valore a quegli incontri di vita che hanno contraddistinto il testo narrativo interpretato magistralmente da Renato Raimo.

A questo proposito non potevano mancare il “Cortese Damigella” dalla Manon Lescaut, “O soave Fanciulla” dalla Bohème, Il “Tra voi donne brune e bionde” e ancora “Donna non Vidi Mai” entrambe da Manon Lescaut, fino ad arrivare al “Un bel di Vedremo” da Madame Butterfly e per finire l’eterno ed assoluto “NESSUN DORMA” da Turandot.

Ritengo sinceramente, dalla mia ormai vissuta esperienza artistica, che con “L’Altro Giacomo” si realizzi quel perfetto connubio tra racconto e musica, un preciso equilibrio che ci pone davanti ad un affresco originale che ci fa scoprire non un conoscente, ma un uomo, perfino un amico. “L’altro Giacomo” è uno spettacolo leggero e nello stesso tempo profondamente coinvolgente che porta lo spettatore a una riflessione semplice: Puccini, Giacomo… era veramente uno di noi!

Per questi motivi ritengo che “L’Altro Giacomo”, l’opera inedita dell’uomo, in occasione del centenario e non solo, meriti di essere diffusa in Italia e all’estero, avendo in sé la forza di consolidare la sua fama e catturare l’interesse di chi ancora forse non ne ha colta la grandezza.

– Carlo Bernini –


 

RASSEGNA STAMPA

Clicca qui per scaricare la : Rassegna Stampa al 7.04.24

 


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